Avevo parlato qualche tempo di italia.it l’orrido sito costato moltissimo alle tasche degli italiani e alla fine chiuso per manifesta inferiorità.
Purtroppo pare che la questione non sia finita: si dice infatti che italia.it verrà riaperto e trasformandolo in un e-commerce in grado di offrire a tutti l’opportunità di comprare biglietti, prenotare alberghi e tutto quanto si possa desiderare da un portale turistico nazionale.
Questa cosa mi fa incazzare da matti, mi sento preso in giro due volte.
Prima di tutto come cittadino. è sotto gli occhi di tutto l’efficienza dello stato imprenditore ed è chiaro che questo orrore ha il solo scopo di far mettere alla politica le avide zampacce su qualche nuovo giochino, qualche nuovo consiglio di amministrazione e qualche nuovo posto di farlocco. Il progetto naturalmente naufragherà e sarà l’ennesima occasione sprecata dato che le stesse risorse si dovrebbero meglio investire nelle tre uniche cose che dovrebbe fare lo stato direttamente: sanità, istruzione e sicurezza.
Mi incazzo di nuovo come persona che si occupa professionalmente di web da dieci anni. In questi anni sono sorti grazie all’iniziativa privata decina di siti, portarli e progetti destinati in un modo o nell’altro alla promozione del nostro paese e tutti questi siti basano, direttamente o indirettamente, i loro ricavi proprio sulla vendita di biglietti o prenotazioni alberghiere. Ecco che adesso improvvisamente scende in campo lo stato, con mezzi e quattrini praticamente illimitati e prova a spazzare via tutti quelli che fino ad ora hanno lavorato nel settore. Avremo quindi l’ennesima industria in perdita, pagata coi soldini dei contribuenti che fa concorrenza a chi invece prova a produrre un reddito rischiando del proprio e pagando le tasse. Geniale.
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